Divieti Vaticanesi

Se hai commesso uno di questi peccati brucerai nell’inferno cattolico per sempre.

In questo capitolo ho deciso di riunire i peccati più interessanti e particolari per cui un cristiano cattolico va all’inferno.
Trarre rarissimi casi, per tutti i seguenti peccati si rischia la scomunica. Il suicidio di solito è quello graziato, più che altro perché la Chiesa ha un ritorno economico a fare i funerali.
I peccati qui seguenti non sono tutti i peccati che portano un vero cattolico all’inferno (ricordiamo tutti i peccati capitali e le loro applicazioni) ma a parer mio sono indubbiamente quelli più divertenti.

E’ vietato:

– Digiunare a Natale. (Braga I, 561)
– L’Astrologia.  (Braga I, 561)
– Il Vegetarianesimo (Braga I, 561)
– Il Suicidio. (Braga I, 561)
– Il Tentativo di Suicidio. (Toledo, 693)
– La Memoria dei Suicidi. (Auxerre, 578)

– Lavorare la Domenica. (Precetto festivo)
[ndr. Lavori artistici e sportivi, come il cantante e il calciatore, non sono considerati mestieri, quindi sono permessi. Tutto ciò che riguarda il commercio e attività legali non è permesso.]

– Saltare la Messa. (Precetto festivo)
– Seguire la Messa dalla Tv, Radio o in altri modi che non ti fanno essere presente fisicamente. (Presenza corporale, Precetto festivo) [ndr. C’è chi dice che questo divieto non è più valido, ma non mi risulta sia mai stata fatta una bolla che lo abbia eliminato]

– I tornei. (canone 11, Lateranenze III, 1179)
– Sposare tua cugina, ma sua figlia va bene. (Lateranense IV, 1215)
[ndr. In realtà se hai una una dispensa vescovile puoi sposare in Chiesa anche tua cugina.]
– Non prendere l’ostia a Pasqua (Precetto pasquale, Lateranense IV, 1215)
– Essere un Templare. (Vienne, 1312)
– Distribuire i benefici ecclesiastici a persone non consacrate (Causa reformationis, Costanza, 1418)
– Dubitare che l’Anima sia immortale. (Apostolici Regiminis, Lateranense V, 1512)
– Negare che la teologia sia più veritiera della filosofia. (Apostolici Regiminis, Lateranense V, 1512)
– Predicare Gesù senza l’autorizzazione della Chiesa (Supremae Maiestatis, Lateranense V, 1512)
– Pubblicare un libro senza il vaglio della Chiesa (Inter Sollicitudines, Lateranense V, 1512) [ndr. Temo che verrò scomunicato per il libro che state leggendo]
– Credere che il Papa possa sbagliare (Pastor Aeternus, Vaticano I, 1870)
– Dubitare a uno qualsiasi dei seguenti dogmi:

Per i Sacerdoti valgono gli stessi divieti, più altri:

– Non esigere pagamenti per amministrare un sacramento, soprattutto il matrimonio, ed anche per i funerali (canone 7, Lateranenze III, 1179)
– Ricevere donne in casa propria (canone 11, Lateranenze III, 1179)
– Frequentare monasteri femminili. (canone 11, Lateranenze III, 1179)
– Il concubinato (Lateranense IV, 1215)
– Assistere a spettacoli di mimi e giullari
– La caccia
– L’ubriachezza
– Il gioco d’azzardo (Lateranense IV, 1215)
– Partecipare all’ordalia (Michael D. Bailey, Magia e superstizione in Europa dall’Antichità ai nostri giorni, Torino, Lindau 2008, p. 184) (Lateranense IV, 1215) [ndr. poveri mimi… non fanno soldi con i preti]

Infine ci sarebbero i divieti per gli Ebrei:
– Devono distinguersi dai cristiani per il modo di vestire e nei giorni della settimana santa non devono affatto comparire in pubblico. Il segno che dove contraddistinguere gli Ebrei consisteva in una rotella gialla o rossa cucita sui vestiti. (decreto 68, Lateranense IV, 1215)
Credo che siano aboliti oggi, anche se nelle mie ricerche non ho trovato bolle al riguardo.
In ogni caso… curioso l’accostamento al nazismo.

Lascia un commento